Uno studio dell’Istituto di Ricerca sulle Acque (CNR-IRSA) in collaborazione con gli istituti IGG-CNR e IRBIM-CNR, l’Università di Firenze, l’Università di Calabria, e colleghi Kenioti, Spagnoli, Inglesi e Tedeschi aggiunge un tassello importante alla comprensione dei processi alla base della produzione di metano in acque lacustri superficiali e ossigenate. I risultati sono pubblicati sulla rivista open access Communication Biology parte del Nature Portfolio.
Durante una spedizione scientifica nella Rift Valley dell’Africa orientale (Kenya) abbiamo scoperto un piccolo lago vulcanico con una concentrazione straordinariamente elevata di metano(fino a 156 µmol L-1 nelle acque superficiali ossigenate). I profili verticali dei gas disciolti e la loro firma isotopica hanno chiaramente mostrato un’origine biogenica del metano. Analizzando le variazione delle caratteristiche geochimiche delle acque e la struttura della comunità microbica, che ha mostrato un’importante fioritura di cianobatteri, si è giunti a definire un modello di funzionamento del lago. I risultati forniscono un approfondimento sulla comprensione di come le caratteristiche geochimiche di un lago meromittico eutrofizzato, l’origine delle fonti di carbonio ed i profili della comunità microbica possano promuovere una produzione di metano eccezionalmente elevata.
L’articolo è disponibile al seguente link di Nature Portfolio.