Nell’ambito del ciclo dei seminari organizzati dal CNR-IRSA, abbiamo il piacere di condividere il video dell’intervento della dott.ssa Matilda Mali del Politecnico di Bari sul tema: “Metodi chemiometrici di analisi multivariata – Obiettivi e Potenzialità”.
Abstract:
L’ecosistema marino è un ecosistema complesso, sottoposto a diversi cambiamenti sia in termini di fattori ambientali naturali che di pressioni dovute ad attività umane. Il mare ospita diverse attività di diretta rilevanza economica e dall’altro offre una serie di servizi che contribuiscono alla produzione di benessere, pertanto la sua conservazione costituisce un obiettivo fondamentale introdotto dai diversi regolamenti e direttive europee (WFD/MSFD). A tal proposito, spesso enti gli preposti avviano indagini di caratterizzazione che richiedono la determinazione di diversi parametri. La molteplicità dei dati ottenuti da diversi ambiti (chimica, biologia, idrodinamica, ecotossicologia, etc.), ai fini della caratterizzazione mette in evidenza la complessità degli ecosistemi in esame, soprattutto in quei casi in cui pressione antropogenica esercitata su di essi sia nota e largamente documentata (Mar Piccolo, Golfo di Napoli, etc.). Le variabili implicate nelle campagne sono tante e non tutte sono controllabili con la precisione desiderata, non tutte distribuite in maniera uniforme in termini di variabilità.
Una semplice visione tabellare di essi fa emergere la grande potenzialità delle informazioni che dispongono, ma ciò nonostante, l’ispezione visiva e univariata non ci può fornire direttamente le informazioni utili a caratterizzare e definire lo stato qualitativo del sito analizzato, e soprattutto a comprendere la sua dinamicità.
E’ necessario definire tra tutte le variabili considerate, quali sono quelle più rilevanti, quelle che meglio descrivono il sistema, e dall’altro canto comprendere quali variabili possono costituire una sorta di “rumore” che maschera i veri effetti di altre variabili in gioco.
Dunque, la complessità dell’ecosistema richiede necessariamente la messa in correlazione tra le diverse variabili considerate anche di diversa natura, richiede la conoscenza dei loro effetti sinergici e dunque metodologie e approcci avanzati di analisi dati. La statistica può offrire una serie di strumenti utili che possano convertire la molteplicità di dati, in informazioni utili che possano meglio descrivere il sistema in esame supportando la comprensione anche della dinamicità del sito. Le strategie multivariate consentono una interpretazione completa e chiara di strutture complesse di dati e possono essere utili a costruire modelli qualitativi e quantitativi che in maniera grafica e di facile interpretazione, rappresentino i sistemi complessi. In questo seminario mostrerò, attraverso due casi studio, l’utilizzo di alcune di queste tecniche sia non supervisionate che supervisionate. Si tratta di tecniche largamente utilizzate in campo ambientale, considerate efficienti ai fini di esplorazione di dataset complessi e che, attraverso strumenti grafici riescono a rilevare meglio il problema studiato e consentono di trarre conclusioni significative che facilitano anche le decisioni in merito alle strategie di conservazione e mitigazione.
Link al video: Piattaforma Tube@CNR
Riferimento: Gruppo di Lavoro Seminari – Istituto di Ricerca sulle Acque, gdl_seminari@irsa.cnr.it.