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Tra gli obiettivi della Direttiva Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE) è la protezione delle acque dall’inquinamento, in particolare dalle sostanze prioritarie e prioritarie pericolose. La WFD prevede da una parte la definizione di Standard di Qualità Ambientale (SQA), in base ai quali valutare lo stato chimico nei corpi idrici, dall’altra misure di controllo inclusa la definizione dei valori limite (VLE) come strumento per la riduzione delle emissioni nell’ambiente acquatico. In assenza di una metodologia comunitaria armonizzata per la definizione di VLE, si è ritenuto necessario preparare una linea guida a livello nazionale, ispirata a principi e a documenti comunitari. Il principio cardine per la derivazione dei VLE per le sostanze chimiche è il non superamento degli standard nel corpo idrico recettore. L’applicazione deve tuttavia essere calibrata sulla situazione locale, relativamente al corpo idrico e al bacino nel quale recapita lo scarico stesso, in grado di garantire la prevenzione del deterioramento dello stato dei corpi idrici superficiali. La linea guida, disponibile al seguente link,  è stata realizzata da un Gruppo di Lavoro che include esperti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) col coordinamento dell’Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA) del CNR.

Contatti:
Elisabetta Preziosi – CNR IRSA, sede di Roma – elisabetta.preziosi@irsa.cnr.it

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