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A vent’anni dalla sua promulgazione la produzione scientifica sulla Water Framework Directive (WFD) è ancora intensa.
Lo sancisce uno studio del CNR IRSA dal titolo: “A bibliometric review on the Water Framework Directive twenty years after its birth” (https://link.springer.com/article/10.1007/s13280-023-01918-0), recentemente apparso sulla prestigiosa rivista Ambio di Springer Nature.
L’articolo analizza 4120 lavori scientifici relativi alla Direttiva Quadro sulle acque (WFD, 2000/60/EC), prodotti nel periodo 2000-2020. La WFD è la principale direttiva europea in tema di tutela degli ecosistemi acquatici. La sua applicazione ha coinvolto la comunità scientifica a diversi livelli.
Lo studio rivela che la produzione di articoli è cresciuta linearmente dal 2000 al 2012, successivamente si è assestata su valori di circa 260 articoli all’anno, suggerendo un persistente interesse del mondo scientifico.
Gli studi sono stati svolti soprattutto negli stati membri ma esistono anche contributi fuori dall’unione europea.
La maggior parte degli articoli riguarda le scienze acquatiche, ma sono presenti anche contributi orientati a governance ambientale e a discipline socioeconomiche. L’attenzione dei ricercatori si è concentrata sui popolamenti biologici e sui i fiumi. Meno sviluppata è la connessione con altre direttive europee. Tale argomento unito all’attenzione verso tematiche emergenti (es cambiamenti climatici, inquinanti emergenti) potrebbe ispirare nuove tematiche di ricerca sulla WFD.

Contatti:
Diego Copetti – CNR IRSA, sede di Brugherio – diego.copetti@irsa.cnr.it
Stefania Erba – CNR IRSA, sede di Brugherio – stefania.erba@cnr.it

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