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Una stazione meteorologica ad altissima quota posta alla base del Monte Everest in Nepal ha mostrato un fenomeno inaspettato: le temperature medie dell’aria sono rimaste stabili invece di aumentare a causa del riscaldamento globale.

Un team internazionale guidato dai ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche Franco Salerno (ISP/IRSA) e Nicolas Guyennon (IRSA), di cui fanno parte Emanuele Romano (IRSA) e Nicola Colombo (UniTo DISAFA/IRSA), ha decifrato il codice.

I ghiacciai stanno reagendo al riscaldamento globale aumentando lo scambio di temperatura con la superficie durante le ore più calde e generando masse d’aria fredde e secche che scendono lungo i pendii verso valle.

Questi venti freddi potrebbero contribuire, in parte, a raffreddare i ghiacciai stessi e preservare gli ecosistemi circostanti. Per spiegare il fenomeno osservato il team di ricerca ha esaminato attentamente i dati che la stazione meteorologica del Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide Ev-K2-Minoprio, situata a 5050 m di quota sulle pendici meridionali del Monte Everest, ha registrato per tre decenni.

I risultati, riscontrati in tutta la catena himalayana, sono stati pubblicati su Nature Geoscience.

Riferimenti della pubblicazione:
Salerno F., Guyennon N., et al., 2023. Local cooling and drying induced by Himalayan glaciers under global warming. Nature Geoscience. Doi 10.1038/s41561-023-01331-y. https://www.nature.com/articles/s41561-023-01331-y

Contatti:

Nicolas Guyennon – CNR IRSA, sede di Roma – nicolas.guyennon@irsa.cnr.it

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